La propria casa non è solo un valore da considerare per calcolare la propria situazione patrimoniale e finanziaria ma è anche un fattore che incide sulla qualità della propria vita e sulla serenità di tutti coloro che la abitano.
Ti suggeriamo di procedere seguendo queste semplici indicazioni:
-studia le caratteristiche della tua abitazione ideale senza porti troppi condizionamenti relativamente al prezzo;
-non stancarti di effettuare delle ricerche per farti un’idea di quanto potrebbe costare la tua casa ideale;
-valuta l’acquisto se possiedi denaro per almeno l’80% del costo necessario per sostenerlo, comprensivo d’imposte, eventuali costi di intermediazione, trasloco e arredo. Usa una porzione pari al 50% del valore dell’immobile per ridurre la parte mutuata, ed il restante 30% come liquidità[1];
-qualora tu non potessi disporre di questo importo, sarebbe più prudente attendere e pagare un canone di locazione;
-se la tua casa non ti soddisfacesse e avessi la possibilità di cambiare, potresti godere di diversi vantaggi;
-se avessi la disponibilità economica per acquistare un’abitazione nello stesso condominio non dovresti perdere tale l’occasione, in quanto, potrebbe esserti utile per restare vicino ai tuoi cari.
Prima di acquistare una seconda casa devi essere certo che la prima ti soddisfi pienamente.
VANTAGGI FISCALI NELL’ACQUISTO DELLA PRIMA CASA
Per poter godere del bonus è indispensabile il rispetto dei seguenti benefici:
-non possedere abitazioni in tutto il territorio nazionale per i quali si è fruito delle agevolazioni, oppure venderle entro 1 anno;
-non essere proprietario di abitazione nello stesso Comune in cui si richiedono le agevolazioni per l’acquisto della prima casa;
-essere residente nel Comune in cui si acquista casa o stabilirvi la residenza in 18 mesi dall’acquisto agevolato, ovvero dimostrare che la propria sede di lavoro è situata nel suddetto Comune;
-non essere titolare di diritto d’uso, usufrutto o abitazione di altro immobile nello stesso Comune in cui si richiede l’agevolazione sull’acquisto della prima casa.
Nel caso in cui il venditore sia un privato o un’impresa che vende in esenzione Iva, le imposte oggetto di beneficio “prima casa” sono:
-imposta di registro proporzionale al 2% anziché al 9%;
-€ 50 di imposta ipotecaria fissa;
-€ 50 di imposta catastale fissa.
Qualora invece, si acquista da un’impresa, con vendita soggetta a Iva, i tributi da versare con i benefici “prima casa” sono:
-Iva al 4% anziché al 10%,
-€ 200 di imposta registro fissa;
-€ 200 di imposta ipotecaria fissa;
-€ 200 di imposta catastale fissa.
Quando si usufruisce delle agevolazioni previste per la prima casa la successiva vendita non può avvenire prima dei 5 anni dall’acquisto.
Qualora la si vendesse prima e non si procedesse ad acquistare un nuovo immobile da destinare ad abitazione principale entro 12 mesi, si perderebbero i benefici di cui si è usufruito al momento dell’acquisizione e pertanto si dovranno pagare:
-le imposte non versate all’epoca del primo rogito;
-gli interessi e una sanzione del 30% delle imposte stesse.
VANTAGGI FISCALI NELLA GESTIONE
Fatta eccezione per le case di lusso, l’abitazione principale non sconta né la TASI né l’IMU.
La prima casa è quella in cui sia la residenza ed il domicilio. Ciò significa che se si ha la residenza in un immobile, ma si dimora in un altro, solo uno dei due può essere considerato abitazione principale.
VANTAGGI FISCALI NELLA VENDITA
Non si realizza mai plusvalenza quando l’immobile venduto è stato acquistato da oltre 5 anni o quando è pervenuto al venditore in seguito a una successione.
Ma “non generano plusvalenze imponibili nemmeno le cessioni che, per la maggior parte del periodo intercorso tra l’acquisto (o la costruzione) e la cessione, sono state adibite ad abitazione principale del cedente o dei suoi familiari” (Art. 67 - Tuir 917/86).
[1] Ad esempio, se intendi acquistare un immobile dal costo di € 100.000, dovresti avere liquidità (già smobilizzata) pari almeno a € 80.000. Di questi, € 50.000 serviranno per abbattere i costi del mutuo, sia in termini di rateo che in termini di montante e durata, e € 30.000 come liquidità a garanzia (verso te stesso) per non trovarti in difficoltà nel pagamento delle rate o per spese improvvise riguardanti l’immobile.