“Long Term Care” (“Cura nel Lungo Termine”) è un’assicurazione che copre le spese sostenute per l’assistenza agli anziani non più autosufficienti a causa dell’impossibilità, dovuta a qualunque causa, di compiere almeno tre delle 6 seguenti attività ordinarie della vita quotidiana: lavarsi, vestirsi/svestirsi, alimentarsi, andare in bagno, muoversi, spostarsi[1].
Una polizza LTC serve per proteggersi dal rischio di non autosufficienza.
Questo rischio diventa ovviamente più probabile in età avanzata, anche se, come illustrato nel paragrafo sulle priorità assicurative, sarebbe opportuno stipulare questa polizza il prima possibile, andando a coprire una fascia di età in cui l’evento è poco probabile ma comunque destabilizzante.
Considerando il crollo demografico e l’aumento dei single[2], il nucleo familiare si restringe e non garantisce più un supporto affidabile durante la vecchiaia. Disporre di una somma mensile per pagare una badante, un infermiere o una casa di cura diventa sempre più indispensabile.
Le polizze LTC consentono di ricevere quando si verifica la perdita di autosufficienza una rendita periodica; il cui importo dipende dalle condizioni contrattuali[3] oppure può variare in base al grado di autosufficienza. Si suddividono in:
- LTC temporanee: si paga un premio per un certo numero di anni in funzione della durata del contratto, la copertura però rimane tutta la vita. Il diritto alla rendita inizia e si ottiene solo se interviene la perdita di autosufficienza;
- LTC a vita intera: per tutta la vita viene versato il premio fino a al momento in cui interviene la perdita di autosufficienza, in quel frangente cessa il pagamento del premio ed inizia il pagamento della rendita da parte della compagnia assicurativa, a prescindere da quando si verifichi tale evento e fino alla morte dell’assicurato.
Ti consigliamo di scegliere la seconda opzione per estendere e integrare quelle coperture che le sole polizze Infortuni e Malattia non possono offrirti.
Infatti, LTC a vita intera e polizza Infortuni e Malattia, per quanto simili, si differenziano su 3 aspetti:
- Il tipo di invalidità coperta. Una polizza LTC a vita intera, a differenza delle polizze Infortunio e Malattia, garantisce un indennizzo a vita indipendentemente dal fatto che l’invalidità sia conseguenza di un evento particolare oppure del semplice invecchiamento.
- Il rapporto tra indennizzo e premio. Una polizza LTC a vita intera è un piano assicurativo di lungo termine, che prevede il pagamento di un premio per un periodo pluriennale (ad esempio 10 anni) e che prolunga la propria copertura anche successivamente al pagamento dell’ultima rata. Le polizze Infortunio e Malattia, invece, garantiscono l’assicurato solamente nel periodo di pagamento del premio.
- La garanzia nell’orizzonte temporale. Devi considerare la polizza Infortuni o Malattia come garanzia verso le spese immediate correlate all’evento invalidante, mentre la polizza LTC a vita intera come garanzia di avere le risorse necessarie per le conseguenze a lungo termine dell’evento stesso.
Il limite di età varia a seconda della compagnia, generalmente si attesta a 70 anni.
Tale tipo di polizza può essere stipulata solo se in quel momento ti trovi in perfetto stato di autosufficienza.
Lo Stato italiano incentiva la sottoscrizione di polizze di questo tipo, prevedendo una detrazione fiscale[4] del 19% sul premio pagato, fino ad un importo massimo di € 1.291,14 a cui corrisponde un risparmio di imposta pari a € 245,31.
Nel caso di presenza di altre polizze, diverse dalla LTC, ossia polizze vita (es. TCM) e infortuni, ma aventi come obiettivo l’assistenza alla persona, il tetto massimo di detrazione possibile resta comunque di € 245,31.
Tale somma fa cumulo con quella delle altre assicurazioni detraibili (vita e infortuni) per cui chi avesse già detratto € 500,14 come premio per una polizza vita potrà portare in detrazione solo il 19% di un premio massimo di €791 (€ 1291,14- € 500,14).
In buona sostanza, se consideriamo le soglie di detraibilità per le altre tipologie di prodotti assicurativi del ramo vita, ovvero per le polizze che garantiscono il rischio di morte o il rischio di un'invalidità permanente superiore al 5%, ci troviamo in questo caso con un limite di detraibilità più elevato, dovuto all'importo più elevato dei premi per una polizza vita LTC che deve offrire garanzie economicamente più impegnative. Dal periodo d'imposta 2014, infatti, per i premi pagati per assicurazioni che hanno per oggetto il rischio di morte o il rischio di invalidità totale o permanente superiore al 5% è possibile usufruire di una detrazione del 19% su un importo massimo di 530,00 euro. Ciò implica che l'importo massimo che è possibile detrarre ammonta a 100,70 euro, meno della metà di ciò che è possibile detrarre per un prodotto assicurativo Long Term Care.
Questa differenza può probabilmente trovare una spiegazione nel tipo di rischio specifico che i due tipi di polizze vanno ad assicurare: un'assicurazione LTC è sicuramente un prodotto economicamente più impegnativo dal momento che, il capitale assicurato dovrà poter garantire al beneficiario la possibilità di pagare ingenti spese di carattere assistenziale quali un infermiere a domicilio o il soggiorno in una casa di riposo o di cura.
[1] Definizione dell’Emapi, Ente di Mutua Assistenza per i Professionisti Italiani (www.emapi.it)
[2] Secondo l’annuario Istat del 2019, una famiglia italiana su 3 è unipersonale. Si registra un trend negativo per le coppie con figli (33,2%) mentre i single, l’altra componente, risultano in costante aumento negli ultimi anni.
[3] Il periodo di carenza è un periodo intercorrente tra la data di stipula della polizza e il momento in cui si verifica la perdita di autosufficienza, durante il quale la copertura non è attiva. In tal modo, la Compagnia si tutela contro eventuali truffatori; i limiti e i massimali stabiliscono l’ammontare dei premi e dell'indennità mensile che la Compagnia si impegna a erogare; le esclusioni invece racchiudono tutte quelle condizioni certificate e preesistenti alla stipula della polizza che ne rendono impossibile la sottoscrizione (come alcolismo, tossicodipendenza e malattie mentali).
[4] Per meglio chiarire la differenza tra deduzione e detrazione, ti basta ricordare che la detrazione è uno “sconto” fatto sull’importo da versare, mentre la deduzione è una riduzione della base imponibile su cui viene calcolato l’importo stesso.