La polizza RCA è il contratto assicurativo obbligatorio per legge che offre la copertura dei danni involontariamente causati agli altri quando si utilizza l’auto, ma anche quando il veicolo è in sosta o senza guidatore. La polizza RCA di per sé non copre il guidatore che ha provocato l'incidente, anche nel caso in cui dovesse subire lui stesso dei danni fisici[1], né i cosiddetti danni dolosi, cagionati volontariamente dall’assicurato, né i danni causati dalla guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti.
Fino al 2012 le polizze RC Auto godevano del cosiddetto tacito rinnovo, ovvero la proroga automatica della stipula per l’anno successivo. L’abolizione del tacito rinnovo ha portato all’introduzione del cosiddetto periodo di tolleranza, ossia un periodo di 15 giorni, dopo i 12 mesi di validità del contratto, in cui la polizza del veicolo resta attiva. Durante le due settimane il mezzo può tranquillamente continuare a circolare su strada perché eventuali sinistri causati dall’assicurato saranno indennizzati dalla propria assicurazione.
I due elementi fondamentali da considerare sono:
- Franchigia, cioè l’importo predeterminato dalla Compagnia che resta a carico del soggetto assicurato in caso di sinistro. Può essere assoluta (sempre a carico del soggetto a prescindere dall’entità del danno) o relativa (se l’entità del danno supera la franchigia, sarà la Compagnia a risarcirlo del tutto);
Esempio: franchigia = € 1000 e valore danno = € 1500
Se assoluta, la persona paga € 1000 e la compagnia € 500
Se relativa, la compagnia paga € 1500.
-Massimali per danni a cose e a persone[2], cioè i limiti massimi di risarcimento a carico della compagnia.
Una franchigia molto alta consente di sottoscrivere una polizza con un premio estremamente contenuto. A fronte di questo vantaggio, dovrai provvedere in autonomia a quei danni che puoi gestire senza compromettere l’attuale stile di vita[3].
Quando si sta scegliendo la compagnia con la quale assicurare l’auto è bene controllare le condizioni del contratto e l’importo del massimale, in modo da poter scegliere quella che offre il miglior rapporto tra massimale RCA e premio assicurativo.
I massimali devono essere i più alti possibili in modo da proteggere il tuo patrimonio contro danni che sarebbero ingestibili. In caso contrario verrebbe meno il presupposto fondamentale per il quale ci si deve assicurare.
[1] Se si volesse tutelare il conducente, occorrerebbe acquistare una copertura assicurativa aggiuntiva, chiamata Infortuni del conducente
[2] Il massimale non è stabilito in maniera discrezionale dalle compagnie assicurative, ma il suo valore minimo è stabilito per legge. L’art 128 del Codice delle assicurazioni private sancisce nel caso di danni alle persone un importo minimo di copertura pari ad euro 6.070.000,00 per sinistro, indipendentemente dal numero delle vittime; nel caso di danni alle cose un importo minimo di copertura pari ad euro 1.220.000,00 per sinistro, indipendentemente dal numero delle vittime.
[3] Un motivo per non assicurarsi contro danni di lieve entità è il costo amministrativo della gestione di un sinistro, sostenuto da una parte del premio versato.