INFORTUNIO
La polizza infortuni copre l’inabilità temporanea, l’invalidità permanente ed eventualmente la morte quando questi eventi siano conseguenza di un infortunio.
L'infortunio per definirsi tale deve essere fortuito (non prevedibile e inevitabile), violento ed esterno all’organismo, tale da provocare lesioni fisiche.
L’infortunio si distingue dalla malattia che, anche se improvvisa (come l'infarto), consiste in un’alterazione interna all’organismo che non dipende da un evento esterno e che si realizza con un peggioramento dello stato di salute.
Importante è capire chi assicurare all’interno del nucleo familiare. È buona norma assicurare contro gli infortuni tutte le persone che producono reddito.
Si può decidere di assicurarsi per inabilità temporanea, limitatamente al periodo di ripresa dalle conseguenze dell’infortunio e per invalidità permanente[1], ossia l'alterazione definitiva delle capacità fisiche, a seguito dell’infortunio.
Se sei un lavoratore dipendente, ti suggeriamo di assicurarti solo contro l’invalidità permanente e la morte, mentre se sei un lavoratore autonomo è opportuno coprire anche l’inabilità temporanea. La differenza sta nel fatto che, da autonomo, l'assenza dal lavoro anche per un breve periodo potrebbe avere ripercussioni sull'attività lavorativa, mentre da dipendente continueresti a ricevere lo stipendio anche durante la degenza.
Occorre poi stabilire se tu intenda proteggerti sia per rischi professionali che extraprofessionali. In caso di lavoro dipendente si suggerisce solo la seconda opzione perché i primi sono coperti dall'INAIL, nel caso di lavoro autonomo invece è bene coprirsi per entrambi.
Nel caso di inabilità temporanea, l'indennizzo consiste in una diaria giornaliera pattuita al momento della sottoscrizione del contratto. In caso di invalidità permanente l'indennizzo viene calcolato sulla somma assicurata (dovrebbe corrispondere a circa 5/6 volte la RAL) in proporzione al grado di invalidità permanente, al netto di eventuali franchigie operanti in polizza. La Compagnia erogherà la prestazione solo se l’evento si verifica durante il periodo di versamento del premio. L’indennizzo in caso di morte invece può essere corrisposto se la morte avviene anche successivamente alla scadenza della polizza ma entro i due anni dal giorno dell'infortunio.
Ai fini fiscali è importante sottolineare che la polizza infortuni gode della detrazione fiscale pari al 19% della parte di premio dedicata alla copertura del caso morte e dell'invalidità permanente superiore al 5% (Testo Unico sulle Imposte sui Redditi, articolo 15 comma f). Le detrazioni si calcolano fino ad un massimo di € 530 al quale corrisponde un risparmio massimo di imposta di € 100,70 (19% di € 530), soglia elevata a € 750 per i premi delle assicurazioni aventi per oggetto il rischio di morte, finalizzate alla tutela delle persone con disabilità grave come definita dalla legge 104/1992. L’onere si considera sostenuto dal contribuente al quale è intestato il documento di spesa, indipendentemente dal familiare che materialmente esegue il pagamento (interpelli n.431 e 484 del 2020 dell’Agenzia delle Entrate).
Esistono dei casi particolari al verificarsi dei quali non si può accedere a questi incentivi, come per le polizze sotto forma di fringe benefits[2] da parte del datore di lavoro.
MALATTIA
Per Malattia si intendono le alterazioni dello stato di salute che non dipendono da un infortunio, ovvero non attribuibili a una causa esterna, fortuita e violenta.
La polizza offre una copertura assicurativa in caso di malattia, allo scopo di fornirti un sostegno economico.
Questa copertura può essere utile per:
- Malattia: ottieni rimborso delle spese sotenute a causa di malattia o intervento chirurgico;
- Ricovero: ricevi un indennizzo giornaliero per il periodo di degenza presso l'istituto di cura;
- Invalidità permanente causata dalla malattia: ricevi un indenizzo in caso di invalidità permanente quando non più in grado di lavorare a causa di una malattia che provoca invalidità totale o parziale;
Sia per quanto riguarda le polizze infortuni che le polizze malattia i contratti possono essere annuali o poliennali. Firmato il contratto, la copertura si attiva dopo un determinato periodo di tempo, denominato periodo di carenza. Se dovesse avvenire qualcosa durante questo periodo, l'assicurato non sarà indennizzato. Il contratto in ogni modo risulta valido durante l'annualità per cui è stato corrisposto il premio, alla fine del periodo stabilito nel contratto, se non si corrisponde il premio per l'annualità successiva il contratto risulta concluso.