Priorità
Per proteggersi contro i rischi più comuni e impattanti della vita personale, MyGuru individua quattro priorità assicurative:
- perdita dell’autosufficienza per qualsiasi causa (vecchiaia compresa);
- invalidità permanente cioè quello stato di impossibilità a svolgere le normali attività lavorative a causa di una grave malattia o di un infortunio;
- grandi interventi chirurgici e gravi eventi morbosi;
- pensione, un beneficio la cui entità è sempre più incerta.
In sintesi, gli eventi dal forte impatto negativo su cui fare attenzione si dividono in:
IMPROBABILI |
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PROBABILI MA LONTANI NEL TEMPO |
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Prepararsi alla gestione di questi rischi reali è un investimento necessario oltre che un comportamento responsabile, perché garantisce un’adeguata serenità finanziaria, demandando ad una compagnia di assicurazione[1] le spese correlate al verificarsi di questi eventi.
Ognuno di noi, in base alle proprie disponibilità economiche e alla gravità degli eventi che possono colpirlo, individua una soglia economica che indica quando conviene assicurarsi e quando no. Questa soglia economica dovrebbe corrispondere alla franchigia.
La classica famiglia di 4 persone con un reddito annuo di €100.000 netti e un patrimonio di €10 milioni può permettersi franchigie elevate, ad esempio di €10/20 mila, infatti, danni di questo ammontare possono essere tranquillamente assorbiti. La medesima famiglia, che avesse un reddito di €20.000 netti e un patrimonio inesistente, dovrebbe sottoscrivere assicurazioni con franchigie decisamente più contenute.
La linea orizzontale del grafico dipende dalla condizione specifica di ciascuno non corrispondendo a un valore monetario assoluto.
Figura 14: Assicurarsi contro i pericoli reali
Alla luce di quanto detto, fai attenzione a non:
- sotto assicurarti: è la situazione in cui le polizze non proteggono da quei rischi poco probabili ma il cui impatto è talmente grave da non riuscire a gestirlo con le proprie risorse (area sopra il livello);
- sovra assicurarti, perché è inutile coprirti contro rischi probabili ma di entità tale che siano sostenibili con le tue sole forze (area sotto il livello).
Errori
"L'intelligenza sta nel notare le cose rilevanti. In un mondo complesso, l'intelligenza consiste nell'ignorare le cose irrilevanti"
- Nassim Nicholas Taleb -
Da che punto partire per assicurarsi nel modo giusto?
Numerosi studi, condotti da autori come Kahnemann, Tahler e Tversky, hanno dimostrato come prendere decisioni in contesti di incertezza sia un'operazione molto difficile per la mente umana.
Possiamo identificare due categorie di errori, che chiameremo approccio dello scommettitore e miopia dell'assicurato.
Approccio dello scommettitore
Il primo ragionamento che fa il futuro assicurato è quello di cercare di ottenere il maggior beneficio possibile in relazione al premio che dovrà pagare: la sua speranza è di giocare una fiche (premio) e di avere ottime probabilità di avere la meglio.
Questo "approccio dello scommettitore" è profondamente sbagliato in quanto l'attenzione viene posta sulla scommessa e non sulla necessità di coprire gli eventi a cui non si sarebbe in grado di far fronte in maniera autonoma.
Confondere un evento “altamente improbabile” con uno “impossibile” e convincersi che eventi passati possano influenzare probabilità future, sono errori che si compiono se si adotta un approccio dello scommettitore.
Senza entrare nel dettaglio scientifico di questi errori (chiamati in gergo tecnico "bias"), è importante rilevare come uno o più di questi siano sempre presenti e abbiano un ruolo attivo nel peggiorare l'analisi lucida del contesto in cui dobbiamo operare delle scelte economiche.
Questi comportamenti portano inoltre ad un approccio impreciso nel valutare i contratti assicurativi, concentrandosi sulle informazioni sbagliate o, peggio, attivando coperture inutili o inefficienti.
Purtroppo, essendo impossibile "guarire" dai vizi mentali descritti, diventa cruciale esserne consapevoli per poter direzionare le proprie scelte in modo efficace verso sé stessi.
La miopia dell'assicurato
La miopia dell'assicurato rappresenta invece la tendenza a percepire gli eventi lontani nel tempo come impossibili o poco probabili.
Se proponessi ad un giovane di 25 anni di versare mille euro l'anno per coprirsi contro l'eventualità di essere non-autosufficiente dopo 50 anni, probabilmente non riceverei una risposta positiva.
A prescindere dall'opportunità o meno di sottoscrivere una polizza contro la non-autosufficienza in giovane età, vogliamo farti riflettere sul processo mentale che sta sotto questa percezione.
Per questo in MyGuru chiamiamo questo fenomeno "miopia dell'assicurato": l'assicurato distorce inconsapevolmente la sua stessa visione del rischio, percependo come lontani e indefiniti rischi che in realtà avrebbero un impatto drastico sulla sua vita e che potrebbero essere gestiti in modo più efficiente (ed economico) giocando d'anticipo.
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[1] La Compagnia di Assicurazione trasforma l’incertezza in una spesa, attraverso la stipula di un contratto in cui l'assicurando quantifica il danno patrimoniale che esso subirebbe se l'evento da coprire (il rischio non controllabile) si verificasse. Attraverso il versamento del premio, la Compagnia di Assicurazione si addossa i rischi economici connessi all'evento fortuito corrispondendo all'assicurato o agli eventuali beneficiari designati, il capitale o la rendita pattuiti. Il premio viene determinato in base alla probabilità che l'evento si verifichi, attraverso l’uso di tavole statistiche in continuo aggiornamento, e per questa ragione non è facile quantificare se il premio sia congruo alle probabilità del verificarsi di un evento. Per questo motivo scegliamo i prodotti più efficienti nel panorama assicurativo italiano, considerando costi, benefici, coperture e fiscalità.