I proventi finanziari si dividono in due grandi “famiglie”.
Redditi da capitale
- cedole delle obbligazioni, interessi da depositi e conti correnti;
- dividendi delle azioni;
- interessi e plusvalenze da ETF, Fondi e Sicav;
- proventi da pronti contro termine;
- redditi in forma di capitale corrisposti al riscatto di contratti di assicurazione sulla vita e di capitalizzazione.
Sono soggetti a imposta sostitutiva direttamente e non sono compensabili.
Redditi diversi
- plusvalenze e minusvalenze dei titoli azionari e altre partecipazioni qualificate e non;
- minusvalenze da ETF;
- plusvalenze e minusvalenze da ETC;
- plusvalenze da cessione o rimborso di titoli obbligazionari o similari, da cessione di altri titoli e di valute estere (compreso il prelievo dal conto corrente);
- derivati (compresi i covered warrant);
- altri redditi diversi da quelli sopra indicati, realizzati mediante rapporti o strumenti finanziari.
Possibilità di riportare le minusvalenze per 5 anni per poterle compensare con redditi della stessa natura.
Ciascuno di questi proventi sono soggetti a un’aliquota costante in base al tipo di strumento:
ALIQUOTA | STRUMENTO |
---|---|
0% | Piani Individuali di Risparmio (PIR) |
12,5% | Titoli di Stato italiani, di Paesi White List e Buoni fruttiferi postali |
20% | Fondi Previdenza complementare, Piani Individuali Pensionistici (PIP) |
26% | Conti correnti bancari e postali, conti deposito, obbligazioni societarie, azioni, opzioni, polizze unit linked e index linked, ETF e Fondi comuni (il 12,5% per la parte investita in Titoli di Stato) |
Il risultato è che se ho due fondi/Etf e ne vendo uno in perdita (minusvalenza) e l’altro in guadagno (plusvalenza), ottengo da una parte un reddito diverso e dall’altra un reddito da capitale e la normativa non mi permette di compensare le due operazioni, pur parlando dello stesso strumento finanziario. Dunque, un portafoglio in regime diverso dal risparmio gestito e costituito unicamente da fondi o Etf, non è efficiente da un punto di vista fiscale, perché non sono compensabili tra di loro i guadagni e le perdite su questi strumenti.
Perché questa distinzione? C’è forse una logica? MyGuru ritiene che sia solo per indirizzare gli investitori nel regime del risparmio gestito, in questo caso ho la possibilità di compensare completamente minusvalenze e plusvalenze.