Puoi ritrovarti spesso in una di queste situazioni:
- sei liquido, in quanto, ad esempio, hai ereditato o hai venduto un altro asset;
- ti sei accorto, anche grazie ai consulenti finanziari di MyGuru, di avere sbagliato asset allocation;
- hai compreso che hai prodotti finanziari inefficienti: troppo costosi e/o non performanti.
Cosa fare? Definisci con il tuo consulente finanziario indipendente olistico una nuova strategia e definisci un tempo ragionevole per realizzarla.
PIC O PAC
Con un PIC ovvero con un "Piano di Investimento di Capitale" investi in un’unica soluzione.
Con un PAC ovvero con un "Piano di Accumulo di Capitale" investi nel tempo, con regolarità, ad esempio mensilmente o trimestralmente.
Cosa conviene fare? L'ideale sarebbe aspettare il momento in cui il mercato crolla ma il problema è che, nonostante i numerosi esperti che ti fanno credere di vendere certezze, è impossibile conoscere il momento ideale per effettuare l'investimento [1]. L'unica vera certezza è che restare disinvestiti ha dei costi: l'inflazione ed il mancato guadagno.
Dunque, conviene un PIC o un PAC? La strategia migliore è mixare i due strumenti: gli utenti di MyGuru - che hanno un'ottica d'investimento di lungo periodo - potrebbero investire subito un 50% e poi programmare l'investimento del residuo nei successivi 2 o 3 anni. In realtà, dal punto di vista statistico e matematico, il PIC è più redditizio ma la finanza comportamentale insegna che si deve tenere in forte considerazione la tua capacità di sopportare forti perdite e, in tal senso, ovviamente, più è lungo l’orizzonte temporale e più è improbabile che il capitale finale sia inferiore all’investimento iniziale. Quest'ultima ragione è quella che, al contrario, fa propendere per il PAC.
Quanto appena spiegato si evince dall'esempio nell'immagine sottostante.
[1] Il tentativo di prevedere i movimenti della Borsa, basandosi su indicatori tecnici o su elementi macroeconomici, si chiama market timing. Supposto che qualcuno sia veramente in grado di utilizzare questa tecnica non è certamente per te che sei un semplice (ma non sprovveduto) investitore e non un trader professionista. Il sistema di market timing più uilizzato è quello basato sulle medie mobili di lungo periodo (200 giorni o 40 settimane o 10 mesi) e l'analisi di trend following basato su supporti e resistenze. Tuttavia, queste tecniche non funzionano sempre e non per tutte le classi di investimento. In ogni caso anche il market timing funziona meglio su orizzonti lunghi mentre nel breve periodo prevedere il mercato è impossibile.
Nei due grafici sotto riporatti si evince come lo S&P500 (l'indice azionario più efficiente indicato con il tratteggio azzurro) anticipa, sia nella discesa che nella salita, i guadagni delle aziende (Earning), il PIL "Prodotto Interno Lordo" (GDP) ed i salari (Payrolls). Senza contare che questi dati vengono comunicati al mercato con un ritardo tale da renderli utilizzabili solo per un'illuminata spiegazione postuma e cioè quando ormai non servono più.
Dunque, è impossibile pensare di acquistare o vendere in relazione a quanto sta accadendo in quanto il mercato ti precede quasi sempre. Meglio spendere diversamente il tuo prezioso tempo! Rileggiti i paragrafi dedicati ai "Principi guida" ed all' "Asset allocation".