Il Welfare Aziendale deve essere rivolto alla generalità dei dipendenti o a categorie di dipendenti. Infatti, il welfare è rispettato anche ove riferito a una pluralità di soggetti che appartengono a un singolo raggruppamento di dipendenti. L’Agenzia delle entrate ha previsto la concessione ai part time a tempo indeterminato mentre non ha ritenuto discriminante escludere i contratti a tempo determinato. Il welfare non può essere ad personam e i vantaggi non possono essere sfruttati solo per alcuni e ben individuati lavoratori.
Il riferimento alla categoria deve rifarsi alla generica disponibilità di opere, servizi e somme ecc. verso un gruppo omogeneo di dipendenti, anche se alcuni di questi non fruiscono di fatto delle predette “utilità” (ad esempio il dipendente senza figli non potrà sfruttare il servizio di frequenza agli asili nido). L’espressione “categorie di dipendenti” non va intesa soltanto con riferimento alle categorie previste nel codice civile (dirigenti, operai, etc.), bensì a tutti i dipendenti di un certo tipo (ad esempio, tutti i dipendenti di un certo livello o di una certa qualifica, ovvero tutti gli operai del turno di notte, ecc.), purché tali inquadramenti siano sufficienti ad impedire, in senso teorico, che siano concesse erogazioni ad personam in esenzione totale o parziale da imposte.
Le categorie devono essere omogenee ma non discriminatorie. Ad esempio, non è possibile definire un beneficio rivolto solo alle dipendenti madri e non ai padri (o viceversa). È possibile destinare, invece, visite specifiche rivolte a categorie selezionate, come nel caso dell’ecografia alle future madri e del pap-test alle dipendenti donna (dato che in questo caso i dipendenti maschi non trarrebbero alcun beneficio dal servizio).
Possono essere considerate categorie omogenee:
- Dipendenti con lo stesso inquadramento;
- Dipendenti con lo stesso livello contrattuale;
- Dipendenti appartenenti a una certa sede;
- Dipendenti con figli: benefit può essere destinato solo ai dipendenti con figli per supportarli nelle attività connesse al loro sostentamento;
- Dipendenti domiciliati oltre una certa distanza dalla sede aziendale;
- Dipendenti con un determinato livello di reddito.