Dove metti attenzione, lì otterrai risultati.
MyGuru si focalizza sulla persona e sui suoi bisogni, solo successivamente sulle sue finanze.
La maggioranza degli individui ha un approccio errato nei confronti del denaro, ritenendo che per vivere la vita ideale bisogna avere a disposizione moltissimi soldi. Ma la relazione tra felicità e ricchezza non è una semplice funzione algebrica.
Richard Easterlin[1] ha definito questo fenomeno il “paradosso della felicità”[2] e, secondo la sua tesi: all’accrescere del reddito, la felicità cresce sino ad un certo punto, poi diminuisce seguendo una curva ad U rovesciata.
Analogo ragionamento vale per il patrimonio.
L'accrescimento del patrimonio è persino più infido della crescita del reddito, perché il lavoro legato al suo mantenimento e alla sua gestione, spesso solitario o accompagnato da pochi consulenti o collaboratori, rischia di non offrire lo stesso appagamento generato da lavori più attivi.
Esterlin dimostra che non è il guadagnare (o possedere) una quantità sempre maggiore di denaro a rendere le persone più felici: la felicità è altrove e germoglia dove c'è serenità.
Morgan Housel, in "La psicologia dei soldi", sostiene che la forma più alta di ricchezza è potersi svegliare ogni mattina e dire "Oggi posso fare tutto quello che voglio", non nel senso consumistico (comprare quello che voglio) ma inteso come la possibilità di esercitare il controllo della nostra vita per essere il più felice possibile.
La percezione di controllo sulla propria vita è fondamentale, più del reddito, del patrimonio, dell'abitazione, ecc.
Parimenti essenziale è poter godere del proprio tempo con chi vogliamo. La ragione per la quale i nostri nonni erano più felici di noi è che noi abbiamo usato la nuova ricchezza per acquistare cose sempre migliori rinunciando al controllo del nostro tempo.
Il patrimonio più importante che dobbiamo accumulare consiste nell'avere amici, una famiglia, dei figli a cui volere bene e, in tal senso, Pillemer ci ricorda che "I bambini non vogliono i nostri soldi. Vogliono noi. Vogliono che noi stiamo con loro."
Questo non significa che dovrai rinunciare ai tuoi sogni o smettere di desiderare il miglioramento del tuo tenore di vita, ma dovrai rendere prioritarie quelle decisioni che, a prescindere dal livello del tuo reddito e della tua ricchezza, possono garantirti il più alto grado di serenità possibile.
[1] Professore di economia all'Università della California meridionale e membro dell'Accademia Nazionale delle Scienze, il quale, ricercando le ragioni per il limitato senso di soddisfazione e pienezza, concluse che nel corso della vita la felicità delle persone dipende molto poco dalle variazioni di reddito e di ricchezza.
L'amore è la tua vera ricchezza qualunque sia la tua concezione della vita.
Pertanto, se pensi che la tua vita termini con la morte fisica, per viverla al meglio non potrai farlo senza amore.
Viceversa, se pensi che dopo la tua morte fisica ci sia un'altra avventura che ti attende, non potrai che valorizzarla con l'amore.
L'amore e non altro sarà il vero termometro della qualità della tua esistenza!
Dunque, per esaltare la tua esistenza è necessario che migliori la tua capacità di amare.
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Per i Cristiani "L'uomo non può vivere senza amore. Egli rimane per sé stesso un essere incomprensibile, la sua vita è priva di senso, se non gli viene rivelato l'amore, se non s'incontra con l'amore, se non lo sperimenta e non lo fa proprio, se non vi partecipa vivamente" (Giovanni Paolo II, Redemptor hominis)
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Nell’induismo, l’amore ed il piacere sensuale sono personificati dal dio Kama. L’amore sessuale è un desiderio naturale, dono della divinità, e rappresenta uno dei quattro scopi che si possono conseguire nella vita (purushartha). Prema è l’amore spirituale e divino che, comunque, è più elevato del Kama. La personificazione divina dell’amore è fonte di impulso creativo. Le sue accompagnatrici sono Priti, l’amore liberatore, e Rati la voluttà.
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Nel buddhismo abbiamo l'amore passionale e quello universale. Il primo si caratterizza nell’attaccamento e genera frutti nefasti. L’amore universale è frutto della benevolenza e della compassione.
La benevolenza esalta la felicità del tuo prossimo mentre la compassione combatte l’odio e la sofferenza. Il vero amore non pretende nulla in cambio e ti dona pace e serenità.
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Per un mistico come Mahatma Gandhi, "Dove c'è amore c'è vita".
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Victor Hugo, "Che cosa resta della vita, se non l’aver amato?"
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Sofocle, "Una parola ci libera di tutto il peso e il dolore della vita: quella parola è amore."
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Marc Chagall, "Nella vita, proprio come nella tavolozza del pittore, non c’è che un solo colore capace di dare significato alla vita e all’arte: il colore dell’amore."