I mercati finanziari sono spesso imprevedibili, e un sell-off, cioè un forte calo dei prezzi azionari dovuto da una perdita di fiducia degli investitori nel mercato, può coglierci impreparati. Tuttavia, con una strategia solida e una pianificazione finanziaria indipendente adeguata, possiamo affrontare anche gli scenari peggiori, rendendoci pronti non solo per crisi significative ma anche per correzioni meno drammatiche.
In questo post analizzeremo:
• Le cause principali dei sell-off.
• Come prepararci e agire in modo efficace utilizzando gli ETF.
• Un’esempio di strategia per affrontare un calo significativo del mercato.
1. Tipologie di sell-off e loro cause
Non tutti i sell-off sono uguali, vanno identificati per muoversi di conseguenza.
Ecco le principali tipologie e le loro caratteristiche:
Crisi economica:
• Cause: Recessione globale, calo della domanda, aumento della disoccupazione.
• Esempi storici: Recessione post-dot-com (2001), crisi Covid-19.
• Effetti: Le azioni subiscono cali marcati ma si rilevano impatti significativi anche sulle obbligazioni high yield (HY). Le obbligazioni sovrane di alta qualità guadagnano poco. L’oro? potrebbe fare molto bene.
Crisi finanziaria:
• Cause: Problemi di liquidità, fallimenti bancari, credit crunch.
• Esempi storici: Crisi del 2008, crisi del debito sovrano europeo.
• Effetti: Tutte le asset class possono subire cali significativi, resistono solo le obbligazioni sovrane di alta qualità.
Aggiustamento tecnico:
• Cause: Prese di profitto, riposizionamento degli investitori istituzionali.
• Esempi storici: Sell-off breve del 2018 (timori di aumento dei tassi).
• Effetti: Correzioni meno profonde (10-15%) che tendono a risolversi rapidamente.
Shock geopolitici:
• Cause: Conflitti internazionali, sanzioni, instabilità politica.
• Esempi storici: Invasione dell’Ucraina (2022), attacchi terroristici.
• Effetti: Impatti localizzati su specifiche aree geografiche o settori, con un effetto moderato sui mercati globali.
2. Strategia pratica per affrontare un sell-off con ETF
La strategia che proponiamo è pensata per chi investe con ETF, ottimizzando i movimenti senza incorrere in imposte inutili o rischi eccessivi legati al timing.
Ecco come affrontare un calo del 50% sull’azionario mondiale che corrisponde, solitamente, ad un calo del 30% delle obbligazioni HY.
Fase A: Il sell-off iniziale
Obiettivo: Non reagire impulsivamente. Rimanere fermi e mantenere il portafoglio invariato.
Vendere ETF azionari in questa fase comporterebbe il pagamento di imposte e si baserebbe su previsioni difficili da fare.
Operatività: Non vendere gli ETF azionari per evitare perdite fiscali.
Monitorare attentamente il Vix, gli ETF azionari globali (es. MSCI World), lo spread dei titoli spazzatura e le obbligazioni HY. Evitare di muoversi sino a quando non ci sono i primi segnali di stabilizzazione.
Fase B: Stabilizzazione e transizione verso prodotti finanziari più rischiosi
Quando: difficile dirlo ma possiamo ipotizzare che l’azionario abbia subito una pesante discesa (es:25%), che il Vix abbia invertito la rotta (es: sia passato da 40 a 30), che le obbligazioni HY abbiano perso parecchio (es: 15-20%) e che lo spread dei titoli della paura abbia invertito la rotta (es. sia sceso dal 20% al 15%).
Obiettivo: spostare una parte dell’esposizione obbligazionaria da investment grade (IG) a high yield (HY) qualora si desideri inserire anche questa asset class in portafoglio. Infatti, gli HY tendono a subire meno volatilità rispetto alle azioni durante un sell-off.
Operatività: monitorare lo “Spread dei titoli spazzatura” verificando che abbia superato l’8-10%.
Effettuare uno switch di parte degli ETF Investment Grade per finanziare l’acquisto di HY, senza toccare la componente azionaria.
Fase C: Ritorno graduale all’azionario
Quando: Il mercato è tornato a essere sottovalutato (utilizza i metodi indicati nella Guida) e le obbligazioni HY iniziano a rimbalzare in quanto lo “Spread sui titoli spazzatura” inizia a scendere.
Obiettivo: Incrementare l’asset più redditizio in un orizzonte di lungo periodo tornando ad investire negli ETF azionari globali (es. MSCI World) per sfruttare la ripresa. Attenzione a non scoprirsi ma oltre le proprie possibilità salvaguardando la % di Portafoglio sicurezza indicata dal Robo advisor.
Nei 2 grafici sotto riportati è possibile osservare come:
– le azioni, essendo più volatili e rischiose, rendono mediamente più delle obbligazioni ad alto rendimento
– le obbligazioni ad alto rendimento, come si evince dal secondo grafico dove viene zoomato il sell off del 2020, contengono la discesa ma recuperano di meno nella salita
3. Preparati al peggio, affronta ogni scenario
In una fase di mercato azionario fortemente sopravvalutato, avere una quota obbligazionaria aggiuntiva investment grade, rispetto a quella normalmente prevista, può fare la differenza.
Questa può essere utilizzata seguendo una logica graduale:
• Investire un terzo quando il mercato scende del 15%-30% dai massimi.
• Un altro terzo se scende del 30-45%.
• L’ultima parte in caso di cali superiori al 45-60%.
Prepararsi al sell-off significa essere pronti a fronteggiare non solo scenari drammatici, ma anche correzioni più moderate.
Con una strategia ben definita e un approccio razionale, puoi affrontare i mercati con maggiore sicurezza. E’ fondamentale effettuare la propria pianificazione finanziaria prima dell’inizio del drawdown di mercato per non esserne coinvolto troppo emotivamente e per essere pronti ad effettuare ordini importanti nell’arco di 24 ore.
Il tuo consulente finanziario è qui per aiutarti a costruire una strategia solida, riducendo i rischi e sfruttando le opportunità di ogni fase del mercato.