Queste polizze offrono coperture che si attivano in caso di patologie debilitanti, ricoveri e operazioni chirurgiche di una certa entità, stabilite da un’apposita commissione tecnica (Emapi). Si tratta di strumenti veramente preziosi in un limitato e inefficiente contesto di sanità pubblica[1].
La compagnia di assicurazione si impegna a coprire le cure ricevute, erogando il servizio secondo due modalità:
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direttamente, facendo recare la persona assicurata presso strutture mediche o medici convenzionati, senza esborso monetario;
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a rimborso, cioè rimborsando il sottoscrittore delle spese mediche sostenute.
Ai fini fiscali si possono portare in detrazione le spese mediche sostenute comprese quelle rimborsate dalla Compagnia.
[1] La Fondazione Gimbe (organizzazione senza scopo di lucro che favorisce la diffusione e l’applicazione delle migliori evidenze scientifiche con attività indipendenti di ricerca, formazione e informazione scientifica, al fine di migliorare la salute delle persone e di contribuire alla sostenibilità di un servizio sanitario pubblico, equo e universalistico) registra nel rapporto del 2019 una situazione disastrosa, segnata da tagli, cattive gestioni e privatizzazioni (QuotidianoSanità, 2019)