Tutti coloro che hanno un’attività in proprio pertanto imprenditori, commercianti, artigiani e liberi professionisti devono valorizzare questo asset.
Ai fini di questo report, la valutazione non necessita di essere particolarmente precisa, non avendo incidenza sul risultato finale e sulle scelte che ne conseguono.
Tuttavia è consigliabile valutare la tua azienda periodicamente, almeno ogni tre o quattro anni, con criteri omogenei, per cercare di comprendere se, oltre al reddito prodotto, stai creando o perdendo valore nel tempo. Certamente il mercato è in continua evoluzione e necessita intuire se premia o penalizza il tuo approccio aziendale.
In ogni caso è necessario accettare l’idea che l’azienda sia l’asset meno liquido in assoluto, perché potresti aver bisogno di un lungo lasso temporale anni per venderla e persino per liquidarla. Talvolta è più semplice sviluppare, far crescere consolidare l’avviamento nel tempo piuttosto che cessare l’attività.
In ogni caso, se si desidera valorizzarla al meglio, in assenza di un erede che subentri nella gestione, è opportuno lavorare sin dall’inizio per prepararsi all’eventualità di una cessione[1], sia volontaria, che indotta da motivi di forza maggiore.
[1] Per questa ragione è più importante la redditività che la dimensione della tua azienda. Sarà importante dotarla di un buon controllo di gestione che ti consenta di avere sempre una visione chiara della condizione finanziaria. Dovrà avere un management che consenta alla tua azienda di avere successo indipendentemente dalla tua presenza. Infine dovrà avere identificato e consolidato un preciso vantaggio competitivo.