L’assicurazione TCM (Temporanea Caso Morte), è una polizza che fa parte della famiglia delle assicurazioni sulla vita, grazie alla quale la Compagnia si impegna a corrispondere del denaro (sotto forma di rendita o di capitale) ad uno o più beneficiari designati, qualora il soggetto assicurato venga a mancare.[1]
Resta in vigore solo per un determinato arco temporale (da 10 a 30 anni) stabilito al momento della stipula del contratto. Se allo scadere del contratto non si è verificata la morte del beneficiario, la Compagnia tratterrà tutti i premi versati.
I soggetti coinvolti in questo contratto sono:
- la Compagnia assicurativa che si impegna a pagare nel caso si verifichi, durante la validità del contratto, l’evento per il quale si è deciso di assicurarsi;
- il Contraente: la persona che stipula il contratto e che si fa carico dei costi;
- l'Assicurato: coincide con il contraente se quest’ultimo assicura sé stesso oppure una terza persona (il coniuge, un familiare, un dipendente);
- i Beneficiari: spetta al contraente identificare il beneficiario o i beneficiari che riceveranno le somme assicurate in caso di sinistro. Se non esprime preferenze, la Compagnia considerera beneficiari gli eredi legittimi a cui spetterà un indennizzo diviso equamente.
Il premio pagato è detraibile fiscalmente: attualmente la detrazione è pari al 19% dei premi versati fino ad un importo massimo di € 530 complessivi, pari ad un risparmio di imposta IRPEF di € 100,70.
A chi conviene assicurarsi?
La TCM è uno strumento utilissimo per tutelare le persone che dipendono economicamente dalla presenza e dalla capacità di lavorare di altre.
Deve quindi valutarne la sottoscrizione:
- chi ha persone care che dipendono economicamente e praticamente da lui: figli, partner, altri familiari non autosufficienti
- chi ha contratto un mutuo o un debito importante che non vuole rischiare di lasciare agli eredi o non vuole rischiare che questi perdano la proprietà dell’immobile acquistato
- tutti coloro che hanno un budget familiare con entrate e uscite vicine tra loro e, quindi, una capacità di risparmio che non permette di far fronte ad imprevisti importanti
Si suggerisce comunque di sottoscriverle dopo quelle fondamentali ed obbligatorie (vedi paragrafi precedenti)[2].
Capitale da assicurare
La somma che la Compagnia verserebbe in caso di sinistro viene definita capitale assicurato. Affinché la polizza sia veramente efficace per tutelare il futuro della famiglia è importante ragionare bene sull’importo da assicurare.
La Tcm sostituisce il reddito della persona che manca, quindi deve essere proporzionato a esso. La Tcm non è fatta per "arricchire" la propria famiglia in caso di perdita. Per capire qual è la cifra giusta da assicurare bisogna considerare diversi fattori:
- la presenza di persone non autosufficienti dal punto di vista economico e la loro età
- le spese sostenute per l’attuale tenore di vita e per portare a termine progetti per il futuro (studi, matrimoni, ecc.)
- la presenza di debiti
- la presenza di altre forme di tutela o altre entrate previste (es. vendita di immobili, eredità)
Esistono soglie minime di capitale assicurato che sono diverse per ogni Compagnia, in genere si parte da €50.000.
[1] Le altre assicurazioni del ramo vita non vengono prese in considerazione in quanto trattasi di strumenti di risparmio.
[2] Per comprenderne le ragioni, che sono controintuitive, inizia a ricordare il suggerimento che ricevi prima di ogni decollo: "Prima indossa la tua maschera di ossigeno e poi aiuta i bambini e le altre persone con cui viaggi". La motivazione razionale è scontata, non potresti aiutare tuo figlio se perdessi conoscenza, eppure, te lo ricordano sempre in quanto il tuo istinto ti porterebbe a fare il contrario. Se non ti abbiamo ancora convinto e stai pensando che tuo figlio sarebbe comunque in difficoltà economica senza di te allora non si comprende come sia stato possibile che Leonardo Del Vecchio, fondatore di Luxottica e morto da secodo uomo più ricco d'Italia, sia stato consegnato da sua madre all'orfanotrofio a 7 anni.
Le priorità assicurative indicate da MyGuru sono studiate, è corretto assicurare generosamente anche i tuoi familiari, ma, cerca di rispettare sempre e comunque le medesime priorità: prima garantisci loro la salute (LTC e Infortuni), poi pensa alla pensione (previdenza complementare) e, solo infine, preoccupati di lasciare ai tuoi cari del denaro. In caso di non autosufficienza non solo la famiglia non potrà contare sul reddito precedentemente prodotto ma dovrà affrontare ulteriori importanti spese.