Si considera welfare aziendale l'insieme dei beni e servizi che un'azienda eroga (sulla base di una decisione volontaria del datore di lavoro oppure di un accordo aziendale o collettivo) in favore dei propri dipendenti per soddisfare alcuni bisogni di carattere extralavorativo. La volontarietà o l'obbligatorietà hanno effetti sulla deduzione dei costi in capo all'azienda (art.100, comma 1 del TUIR). In capo ai dipendenti, invece, alcuni beni e servizi erogati sono detassati.
Di seguito i principali due vantaggi dell'uso di questo strumento.
1 - Riduzione cuneo fiscale
Per cuneo fiscale si intende la somma delle imposte (dirette, indirette, contributi previdenziali) che impattano sul costo del lavoro, sia dalla parte dei datori di lavoro e sia rispetto ai lavoratori dipendenti. Il costo del lavoro in Italia è il terzo più oneroso di tutta Europa ed il cuneo fiscale è circa al 47%. Grazie al welfare aziendale è possibile applicare una deduzione ai fini IRES e IRPEF da parte dell'azienda e l'esenzione da qualsiasi prelievo contributivo.
2 - Fidelizzazione dipendenti
Il frequente turnover, che si verifica qualora i dipendenti non sono soddisfatti della loro condizione lavorativa, è un problema molto sentito dalle aziende. Questo accade anche in quanto non è facile conciliare lavoro e vita privata. Quando un dipendente è demotivato sul posto di lavoro si avrà una conseguente perdita di produttività. Sicuramente un ambiente di lavoro piacevole ed un adeguato piano di welfare aziendale può contribuire alla fidelizzazione dei dipendenti.
Fidelizzare i propri dipendenti è fondamentale per migliorare i risultati ottenuti. Quando i dipendenti più brillanti si dimettono in modo inaspettato, i colleghi ne risentono, generalmente infatti le risorse più qualificate motivano i colleghi. Il morale cala, i responsabili devono ridistribuire il lavoro e la produttività tende a diminuire. Evitare che i dipendenti più bravi se ne vadano ridurrà anche i costi di selezione del personale nella ricerca di nuovi candidati. Anche se la disoccupazione rimane elevata le aziende hanno molta difficoltà a coprire posizioni specializzate e tecniche. In uno scenario in cui sostituire i lavoratori qualificati è difficile ed oneroso, è essenziale attuare strategie per fidelizzare i lavoratori migliori.
Molti lavoratori cambiano posto di lavoro perchè le loro problematiche non sono state ascoltate e comprese dal manager; i lavoratori più specializzati se non hanno compiti all'altezza preferiscono generalmente cercare altre posizioni che soddisfino le loro competenze. Ora che abbiamo evidenziato l'importanza e la centralità dei dipendenti per un'organizzazione vediamo in pratica quali azioni intraprendere per mitigare il problema: è importante conoscere le motivazioni per le quali i lavoratori decidano di lasciare l'azienda e per farlo avvalersi di un consulente esterno che svolge dei colloqui sui candidati in uscita potrebbe risultare fondamentale per capire i motivi che rendono insoddisfatti gli impiegati. Effettuare colloqui periodici per capire se il personale si sente realizzato e soddisfatto con le loro attività o creare dei sondaggi anonimi favorisce sicuramente il dialogo in azienda. Dopo aver appreso tutte queste informazioni il datore di lavoro potrà attuare un piano di fidelizzazione dei proprio dipendenti sulla base delle loro aspettative, problematiche ed esigenze.
A quale professionista rivolgersi
Considerato che questo tipo di politiche vanno studiate su misura è opportuno avvalersi di un Consulente del lavoro specializzato in questa materia. Quest'ultimo potrà avvalersi di MyGuru per integrare le sue competenze.