Argento
L'argento, spesso definito l' "oro del povero" o "oro industriale", condivide con il metallo giallo alcune caratteristiche, ma presenta anche differenze significative che ne influenzano il comportamento sul mercato. Similmente all'oro, l'argento è un metallo prezioso e un bene rifugio, tendendo ad apprezzarsi in periodi di incertezza economica e inflazione. Tuttavia, la sua correlazione con i cicli economici è più marcata a causa del suo ampio utilizzo industriale.
A differenza dell'oro, che è prevalentemente un bene d'investimento e di gioielleria, l'argento è un componente essenziale in numerosi settori, dalla tecnologia (elettronica, pannelli solari, batterie) alla medicina, dall'oreficeria (gioielli e argenteria) all'automotive. Questa forte domanda industriale lo rende più sensibile alle fluttuazioni dell'economia globale. In periodi di crescita economica, la domanda industriale di argento tende ad aumentare, spingendone il prezzo verso l'alto. Viceversa, in fasi di recessione, la domanda cala, e con essa il prezzo. Questo si traduce in una maggiore volatilità rispetto all'oro, rendendolo potenzialmente più redditizio in determinati contesti, ma anche più rischioso. Per un investitore, l'argento può offrire una diversificazione aggiuntiva e un potenziale di crescita legato al progresso tecnologico, ma richiede una maggiore attenzione alle dinamiche economiche e industriali.
Le altre materie prime e la loro conservazione
La maggior parte delle materie prime, a differenza dell'oro e dell'argento (che pur richiedendo specifiche condizioni, sono relativamente stabili), presenta sfide significative legate alla loro conservazione, trasporto e deperibilità. Pensiamo al petrolio, al gas naturale, ai prodotti agricoli come mais, grano, caffè o all'allevamento. Acquistare fisicamente queste materie prime implicherebbe problemi logistici enormi, costi di stoccaggio elevati e il rischio di deterioramento o perdita di valore nel tempo.
Contratti future
Per ovviare a queste complessità, gli investitori professionali e le imprese utilizzano strumenti finanziari derivati, in particolare i contratti future. Un future è un accordo per acquistare o vendere una determinata quantità di una materia prima a un prezzo e una data futuri prestabiliti. Questi contratti permettono di esporsi al movimento del prezzo della materia prima senza doverla fisicamente possedere.
Tuttavia, l'utilizzo dei future introduce una complessità aggiuntiva: il contango.
Contango: un fattore da non sottovalutare
Il contango si verifica quando il prezzo dei contratti future a scadenza più lontana è superiore al prezzo dei contratti a scadenza più vicina (o al prezzo spot della materia prima).
Questo accade perché i prezzi futuri incorporano i costi di stoccaggio, assicurazione e finanziamento della materia prima fino alla data di scadenza del contratto.
Per un investitore che desidera mantenere un'esposizione a una materia prima attraverso i future per un periodo prolungato, il contango rappresenta un costo implicito. Quando un contratto future a scadenza più vicina si avvicina alla sua data di chiusura, l'investitore deve "rollare" la posizione, ovvero vendere il contratto in scadenza e acquistare un nuovo contratto con una scadenza più lontana. Se il mercato è in contango, l'acquisto del nuovo contratto avverrà a un prezzo più alto, generando una perdita (o un costo) a ogni rollover.
Il costo del contango non è fisso e può variare ampiamente a seconda della materia prima, delle condizioni di mercato, della domanda e offerta, e delle aspettative future. Non esiste un costo "medio" universale e stabile per il contango, poiché è una percentuale del prezzo della materia prima che cambia continuamente. Tuttavia, in mercati stabilmente in contango, questo costo può erodere significativamente i rendimenti, anche se il prezzo spot della materia prima sottostante rimane stabile o aumenta leggermente. Ad esempio, in mercati petroliferi con un forte contango, il costo annualizzato derivante dai rollover può talvolta raggiungere il 10-20% del valore dell'investimento, o anche di più in situazioni estreme. Questo rende l'investimento in materie prime tramite future una strategia complessa e costosa per chi non gestisce attivamente le posizioni.
Considerazioni per i risparmiatori
Alla luce delle complessità logistiche, della volatilità dei prezzi e, in particolare, dei meccanismi dei future e del contango, non consigliamo l'acquisto diretto o l'investimento in materie prime tramite strumenti derivati complessi a risparmiatori non esperti.
L'esposizione diretta a materie prime diverse da oro e, in parte, argento, richiede una comprensione approfondita dei mercati dei future, delle dinamiche di contango, dei costi di rollover e della gestione del rischio. Tali strumenti sono progettati per operatori professionali con un elevato capitale, una conoscenza specialistica e la capacità di monitorare costantemente le posizioni.