5.4.1.4 Premio al rischio azionario

Chiamato anche Fed Model o Earning Yield vs. Bond Yield, confronta l’Earning Yield (il rendimento degli utili a consuntivo) del mercato azionario con il rendimento delle obbligazioni a lungo termine, tipicamente il Treasury a 10 anni (preventivo). L’Earning Yield è l’inverso del PE (utili/prezzo) e viene confrontato con il rendimento obbligazionario per valutare se le azioni sono più attraenti rispetto alle obbligazioni. Se l’Earning Yield supera il rendimento obbligazionario, il modello suggerisce che le azioni siano più attraenti.
Storicamente è stato estremamente volatile, con un minimo negativo del -2,5% verificatosi durante la bolla speculativa del 2000 (dot-com dubble) e raggiungendo un massimo del 12% in momenti di forte incertezza, come durante la crisi finanziaria del 2008. La media è del 3% durante periodi stabili e di basso rischio e tra il 4% e il 6% nell’ultimo secolo.
Esempi:
– Se l’Earning Yield è del 4,8% e il rendimento delle obbligazioni a 10 anni è del 3,8%, il premio al rischio è dell’1%, il che implica che le azioni sono solo leggermente più attraenti rispetto alle obbligazioni.
– Se un investimento privo di rischio (come il Treasury USA a 10 anni [1] ) rendesse il 3% e si aggiungesse un ulteriore 2% per il maggior rischio, si arriverebbe ad un rendimento del 5% che corrisponde ad un P/E di 20 (100 / 5 = 20); se il Treasury rendesse il 4% e si aggiungesse un ulteriore 6% per un paese particolarmente rischioso, si arriverebbe ad un rendimento del 10% che corrisponde ad un P/E di 10 (100 / 10 = 10).  
Pregi:
– Semplicità: È un modello facile da comprendere e utilizzare, poiché confronta due indicatori chiave (mercato azionario e obbligazionario).
– Strumento comparativo: È utile per valutare se le azioni offrono un premio al rischio congruo rispetto alle obbligazioni, specialmente in un contesto di tassi di interesse bassi o alti.
– Riflette le condizioni del mercato: Dato che tiene conto sia dei rendimenti obbligazionari attuali (consuntivi) che degli utili futuri (preventivi), è un modello che considera entrambi gli aspetti.
Difetti:
– Inflazione: non considera che le azioni sono beni reali e le obbligazioni no, pertanto, l’inflazione futura tenderà a penalizzare fortemente le obbligazioni.
– Semplicistico: Non considera variabili importanti come i profitti aziendali a lungo termine o i rischi geopolitici, rendendolo un indicatore piuttosto “rozzo” per decisioni di investimento complesse.
– Limitato dalla volatilità dei tassi: Il modello dipende fortemente dal livello dei tassi di interesse. In un periodo di tassi bassi, può dare un segnale fuorviante, suggerendo che le azioni siano sempre attraenti.
– Non considera altri fattori di rischio: Il Fed Model non tiene conto della volatilità del mercato, della leva finanziaria o di rischi specifici del settore o del paese.
[1]

I TREASURY sono obbligazioni emesse dal governo federale degli Stati Uniti per finanziare il proprio debito pubblico. Ci sono 4 tipologie:

– Treasury Bill (T-Bill), con scadenze pari a 4, 13, 26 e 52 settimane, sono acquistati a sconto rispetto al valore nominale (emessi sotto la pari) e maturano gli interessi alla scadenza.

– Treasury Note (T-Note), con scadenze pari a 2, 3, 5, 7 e 10 anni e riconoscono al sottoscrittore una cedola a tasso di interesse fisso, pagata ogni sei mesi fino alla scadenza.

– Treasury Bond (T-Bond), con scadenze pari a 30 anni e riconoscono al sottoscrittore una cedola a tasso di interesse fisso, pagata ogni sei mesi fino alla scadenza.

– Treasury Inflation-Protected Securities (TIPS), garantiscono una protezione contro l’inflazione, vengono emessi con scadenza pari a 5,10 e 30 anni e riconoscono al sottoscrittore una cedola a tasso di interesse fisso, pagata ogni sei mesi. Il tasso d’interesse si applica al capitale investito rettificato per l’inflazione.