5.4.1.7 RSI (Relative Strength Index)

L’RSI (Relative Strength Index) è uno degli indicatori tecnici più usati nell’analisi finanziaria. Serve per valutare la forza e la velocità dei movimenti di prezzo di un asset (azione, obbligazione, cripto, ecc.) su un periodo di tempo determinato, di solito 14 periodi (giorni o minuti, a seconda del grafico).

Come funziona l’RSI

L’RSI restituisce un valore tra 0 e 100, calcolato confrontando i guadagni medi e le perdite medie recenti del prezzo:

- Valori superiori a 70: segnalano una condizione di ipercomprato (asset potenzialmente sopravvalutato o vicino a correzione);

- Valori inferiori a 30: indicano una situazione di ipervenduto (asset potenzialmente sottovalutato o vicino a rimbalzo).

- Valori tra 30 e 70: considerati neutri, riflettono una situazione di equilibrio sul mercato.

 

La formula dell’RSI

RSI = 100 - [100 / (1 + RS)]   

dove RS = GUADAGNO MEDIO / PERDITA MEDIA

 

Come utilizzarlo

Quando si analizza l’RSI di un asset, si possono ottenere indicazioni sui possibili punti di ingresso (acquisto) o uscita (vendita):

- Comprare quando l’RSI scende sotto 30 e poi torna a salire, segnalando possibile esaurimento della pressione di vendita e avvio di una fase di risalita;

- Vendere quando l’RSI supera 70 e inizia a calare, indicando che l’asset potrebbe essere sopravvalutato e vicino a una correzione.

- Evitare operazioni impulsive nei livelli estremi: a volte un titolo può restare in ipervenduto o ipercomprato a lungo, soprattutto in presenza di forti trend.

 

Esempio pratico

Immaginiamo un titolo con i seguenti prezzi di chiusura negli ultimi 8 giorni:

| Giorno | Chiusura (€) | Variazione     

 1            10,00              -              

 2            10,50             +0,50      

 3            10,20             -0,30       

 4            10,40            +0,20      

 5            10,00             -0,40       

 6            10,10            +0,10      

 7            10,30            +0,20      

 8            10,20            -0,10       

 

Calcoliamo l’RSI a 7 periodi:

- Guadagni totali:  0,50 + 0,20 + 0,10 + 0,20 = 1,00  

  Guadagno medio = 1,00 / 7 ≈ 0,143

- Perdite totali: 0,30 + 0,40 + 0,10 = 0,80  

  Perdita media = 0,80 / 7 ≈ 0,114

- RS = 0,143 / 0,114 ≈ 1,25

- RSI = 100 - (100 / (1+1,25)) ≈ 100 - 44,44 = 55,56

L’RSI in questo caso indica una situazione neutrale, senza segnali di eccesso.

L’RSI NON va usato da solo per prendere decisioni: serve come conferma assieme ad altri strumenti come volumi, trend e supporti/resistenze.

Sui mercati laterali l’RSI funziona bene, sui mercati molto direzionali tende a fornire segnali troppo anticipati.

Cerca divergenze tra andamento del prezzo e dell’RSI per intercettare inversioni.

L’RSI è un valido alleato per chi fa trading o vuole comprendere le fasi “calde” di un asset, ma è importante affiancarlo a una solida strategia di gestione del rischio e a un’analisi completa del contesto di mercato.