VIX
Il VIX (acronimo di Volatility Index, creato nel 1993), soprannominato l'indice della paura, non indica se il mercato sta salendo o scendendo, ma riflette quanto il mercato si aspetta che i prezzi cambino, indipendentemente dalla direzione.
Questa caratteristica lo rende un indicatore di movimento, non di direzione.
- Se il mercato sta scendendo rapidamente, il VIX sale perché gli investitori temono ulteriori ribassi e acquistano opzioni put per proteggersi.
- Se il mercato sta salendo rapidamente, il VIX può salire ugualmente, perché i movimenti bruschi verso l’alto spesso portano con sé l’incertezza che possa seguire un’inversione di tendenza.
“Il mercato sale con le scale e scende con l’ascensore”
Questa frase descrive un comportamento tipico del mercato:
- Salita graduale: I mercati tendono a salire lentamente nel tempo, spesso con una volatilità bassa, poiché la fiducia e gli acquisti si accumulano progressivamente. Un mercato in salita graduale genera poca domanda di opzioni, quindi il VIX rimane basso.
- Discesa rapida: I ribassi, invece, tendono a essere più bruschi e improvvisi, spinti dalla paura e da vendite impulsive. Un mercato in discesa improvvisa genera un aumento esponenziale nella domanda di opzioni put (protezione), facendo salire il VIX rapidamente.
Il VIX, essendo sensibile alla velocità del cambiamento, reagisce molto più intensamente alla discesa rapida che alla salita lenta. Tuttavia ci sono casi (ad esempio, dopo una notizia positiva inattesa) in cui il VIX tende a salire anche durante le fasi di rialzo.
Tensione e velocità
Il VIX si comporta come un “rilevatore di tensione” del mercato. Più forte è il “trauma” percepito dal mercato, maggiore sarà il movimento del VIX:
- Tensione forte e rapida: Ad esempio, un crollo improvviso del mercato (un evento geopolitico, una crisi finanziaria) porta il VIX a impennarsi rapidamente.
- Tensione leggera e graduale: Un mercato che sale lentamente non genera abbastanza stress da far aumentare significativamente il VIX.
In questo senso, il VIX misura la velocità con cui il mercato cambia, non la direzione del cambiamento. È un termometro dell’incertezza, non dell’ottimismo o del pessimismo.
Come funziona?
Per capire il VIX, è fondamentale comprendere cosa sono le opzioni:
- Un’opzione è un contratto che dà il diritto (non l’obbligo) di comprare (call) o vendere (put) un asset a un prezzo stabilito entro una certa data.
- Le opzioni sono utilizzate sia per speculare sui movimenti futuri del mercato sia per proteggersi (hedging) da perdite.
Esempio pratico:
Se un investitore teme un calo del mercato, acquisterà opzioni put per proteggere il proprio portafoglio. Questo aumento della domanda di opzioni put, durante momenti di incertezza, fa salire il prezzo delle opzioni e, quindi, il VIX.
Come viene calcolato
Il calcolo del VIX è complesso, ma il concetto chiave è il seguente:
- Si analizzano i prezzi delle opzioni call e put con scadenze vicine ai 30 giorni.
- Si considera il prezzo forward dell’indice S&P 500, cioè il livello atteso del mercato in assenza di arbitraggio.
- Si incorpora il tasso di interesse senza rischio (ad esempio, il rendimento dei Treasury a breve termine), per attualizzare i valori.
Il VIX riflette la “media ponderata” delle aspettative di volatilità implicita derivata dai prezzi delle opzioni, che a loro volta sono influenzati dalla probabilità percepita di grandi movimenti dell’indice S&P 500.
La dinamica del VIX dipende principalmente da tre fattori:
- La velocità del cambiamento della percezione di rischio:
- In situazioni di forte incertezza (come crisi geopolitiche, fallimenti bancari o annunci improvvisi della Fed), il mercato cerca protezione immediata, aumentando rapidamente la domanda di opzioni put. Questo fa salire il VIX in modo brusco.
- Quando invece l’incertezza cresce gradualmente (ad esempio, durante una recessione prevista), la domanda di opzioni aumenta in modo più lento e il VIX sale in maniera più graduale.
- La liquidità del mercato delle opzioni:
- Se c’è scarsa liquidità (pochi compratori e venditori), i prezzi delle opzioni possono oscillare di più, amplificando i movimenti del VIX.
- La forma della curva di volatilità:
- Normalmente, il mercato prezza una volatilità maggiore per le opzioni “fuori dal denaro” (opzioni con prezzi di esercizio lontani dall’attuale valore dell’indice). Questo perché si cerca protezione contro eventi estremi. In momenti di forte paura, questa curva può inclinarsi ancora di più, portando a salite improvvise del VIX.
Esempio reale:
Durante il crollo di marzo 2020 (inizio pandemia), il VIX è passato rapidamente da livelli di normalità a picchi superiori a 80, perché il mercato temeva movimenti estremi e si è precipitato a comprare protezione. Al contrario, in un contesto come quello del 2021 (ripresa post-pandemia), il VIX è rimasto relativamente calmo, perché il rischio percepito cresceva lentamente.
Cosa lo rende unico
- Sensibilità immediata:
Il VIX risponde quasi in tempo reale ai cambiamenti nelle aspettative di mercato, rendendolo uno strumento predittivo potente.
- Non direzionale:
Non indica se il mercato salirà o scenderà, ma solo quanto è probabile che ci siano movimenti significativi.
- Indicatori sottostanti:
- Prezzo forward dell’indice S&P 500: Un calo improvviso di questo prezzo aumenta il costo delle opzioni. Poiché la differenza tra prezzo corrente e prezzo forward è di solito minima (i tassi di interesse e i dividendi attesi cambiano poco nel breve termine), usarlo rende il calcolo più “pulito” dal punto di vista accademico, ma se si utilizzasse il prezzo corrente, l’impatto finale sul VIX sarebbe marginale.
- Tasso di interesse: Tassi più alti riducono leggermente il valore delle opzioni, ma l’effetto sul VIX è marginale.
Il VIX è il risultato dell’interazione tra il sentiment degli investitori, i prezzi delle opzioni e le aspettative di volatilità futura. Movimenti bruschi o graduali dipendono dall’urgenza con cui il mercato cerca protezione. In situazioni di panico, la domanda di opzioni esplode, portando a impennate del VIX. Al contrario, in contesti di incertezza prolungata, il VIX tende a muoversi più gradualmente.
Capire il VIX non significa solo interpretare un numero, ma comprendere le dinamiche del rischio e delle aspettative del mercato. Questo lo rende uno strumento indispensabile non solo per trader professionisti, ma anche per chiunque voglia capire meglio il funzionamento dei mercati finanziari.
Il VIX è uno strumento straordinario per capire la “temperatura” emotiva del mercato. Se sale, non significa che le cose stanno andando male, ma che c’è un’intensa incertezza. Sia un crollo rapido (l’ascensore) che un rialzo improvviso possono aumentare la volatilità implicita, facendo salire il VIX. Al contrario, un mercato che sale gradualmente (le scale) mantiene il VIX stabile o basso, perché il ritmo lento non genera ansia o richieste significative di protezione.
Capire questa dinamica permette di utilizzare il VIX non solo come un indicatore di paura, ma come uno strumento per leggere la tensione e l’instabilità del mercato.
LA FORMULA
Non è necessario comprenderla ma se vuoi approfondire:
Ecco cosa significano i singoli termini principali:
100 X: Il VIX viene espresso come percentuale annualizzata, quindi il risultato viene moltiplicato per 100.
Radice quadrata: La volatilità è una misura statistica, e la radice quadrata fa parte del processo di calcolo per rappresentarla correttamente.
2/T: dove T è il tempo fino alla scadenza delle opzioni, espresso in anni. Ad esempio, 30 giorni corrispondono a T = 30/365. Questa parte serve a “normalizzare” il calcolo per tener conto del fatto che la volatilità è una misura annualizzata.
Σ: si sommano i contributi di tutte le opzioni disponibili, ognuna pesata in base alla sua specifica “importanza” (determinata dal prezzo di esercizio, dal prezzo corrente e da altri fattori).
dove la prima parte rappresenta la distanza tra i prezzi di esercizio delle opzioni successive. Questo rapporto serve a dare un peso proporzionato a ciascuna opzione in base al suo livello di prezzo.
eRT: dove R è il tasso di interesse senza rischio. Questo termine aggiusta i prezzi delle opzioni per tener conto del valore del denaro nel tempo.
Q (Ki): rappresenta il prezzo di ciascuna opzione (sia call che put), che riflette le aspettative di volatilità.
F/K0 dove F è il prezzo forward dell’indice (stimato sulla base del prezzo corrente e dei tassi di interesse). Questo termine aggiunge una correzione finale per garantire che il calcolo sia coerente con la struttura teorica dei prezzi forward.
Se non l'avete compresa consolatevi, nemmeno noi ma fortunatamente non serve capire il tecnicismo di questa formula.
IN PRATICA
Vix < 15%. Sono valori minimi che indicano che il livello di confidenza sugli investimenti azionari è sui massimi. Per il 37% del tempo il VIX ha valori inferiori a 15. Pessimo momento per fare investimenti azionari. Qualora si sia sovra investiti, al posto di vendere pagando pegno fiscalmente, è opportuno valutare di assicurarsi acquistando delle call sul VIX, cioè essere rialzisti per coprirsi da un possibile calo dello S&P500 (es: acquisto una a call a luglio con scadenza a novembre e poi la chiudo a fine settembre).
Tra 16% e 25%. Per il 50% del tempo il VIX ha valori compresi in questo range. Tra 16 e 22 sono valori caratterizzati da correzioni di breve termine, fisiologiche in qualsiasi fase rialzista. Tra 22 e 25 siamo in presenza di discese dell’S&P500 accompagnate dalle prime coperture delle esposizioni azionarie da parte dei grandi investitori istituzionali e da parte di chi ha acquistato a debito.
Tra 26% e 35%. Sale la paura tra gli investitori.
Tra 35% e 50%. Siamo in pieno «panic selling», ottimo momento per investire.
80%. Livello di massimo storico raggiunta dal Vix in cinque sedute dell’autunno 2008, a seguito del fallimento di Lehman Brothers, e poi dal 16 al 19 marzo 2020 in scia alla dichiarazione di pandemia da parte dell’Oms.
Nell'immagine sottostante il rendimento dello S&P500 dopo 1 anno a seconda del VIX che è stato raggiunto: quando sale a 40 è estremamente improbabile subire delle perdite ed a 50 sino ad ora non è mai accaduto!
S&P 500 9-Day Volatility
Oltre al VIX classico (che misura la volatilità attesa a 30 giorni sull’S&P 500), è consultabile anche il VIX9D, ossia l’indice che misura la volatilità attesa a 9 giorni, corrispondente a circa una settimana di borsa operativa. Questo indice, chiamato ufficialmente CBOE S&P 500 9-Day Volatility Index (VIX9D), permette di monitorare le aspettative di volatilità su un orizzonte temporale molto più breve rispetto al VIX tradizionale, offrendo così una lettura più tempestiva delle tensioni di mercato di brevissimo periodo.
Perché consultare anche il VIX9D:
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Il VIX9D è utile quando si vuole valutare la volatilità attesa su scadenze molto ravvicinate, come in prossimità di eventi di mercato importanti (riunioni delle banche centrali, dati macroeconomici, trimestrali).
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Permette di cogliere segnali di stress o calma sui mercati che potrebbero non emergere dal VIX a 30 giorni, offrendo una prospettiva più sensibile alle variazioni improvvise del sentiment degli investitori.
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Il confronto tra VIX e VIX9D aiuta a capire se la tensione è concentrata sul brevissimo termine o se è più diffusa su tutto l’orizzonte mensile.
Come consultare il VIX9D:
Il VIX9D è pubblicato dal Cboe (Chicago Board Options Exchange) ed è disponibile gratuitamente sulle principali piattaforme finanziarie e siti specializzati, come il sito ufficiale Cboe, Investing.com e TradingView. Basta cercare “VIX9D” o “S&P 500 9-Day Volatility Index” per visualizzare grafici, dati storici e quotazioni in tempo reale.
SKEW (CIGNO NERO)
Lo Skew, o CBOE Skew Index, è un indicatore di volatilità che calcola la differenza tra le opzioni ATM (At the money) sull’indice S&P 500 e quelle OTM (Out of the Money, cioè quelle con scadenza molto lontana) ed è più reattivo.
Viene calcolato e diffuso dal Chicago Board Options Exchange (CBOE).
E’ molto simile al Vix, poiché riflette le dinamiche legate alla volatilità ma è focalizzato sui rischi di coda, i cosiddetti cigni neri.
Quando la differenza fra le due tipologie sale a favore di quella out-of-the-money, sta a significare che un numero maggiore di investitori scommette che possa accadere un evento imprevedibile che fa salire il premio delle opzioni che hanno scadenze lontane.
La traduzione di Skew è "inclinazione".
Se il valore dello SKEW è alto, significa che gli investitori stanno pagando un premio più elevato per proteggersi da movimenti estremi (soprattutto ribassi), suggerendo una maggiore preoccupazione per eventi di coda. Se il VIX misura la volatilità generale, lo SKEW indica il rischio di movimenti estremi rispetto alle aspettative normali. I due indici spesso si muovono insieme, ma non sempre, uno può aumentare mentre l’altro rimane stabile.