Ribilanciamento: quando conviene?
Il ribilanciamento del portafoglio è un elemento fondamentale nella gestione finanziaria, poiché consente di mantenere la propria esposizione al rischio in linea con gli obiettivi prefissati, ma non sempre è necessario.
Potrebbe non essere necessario ribilanciare
Se il tuo PAC ha raggiunto l'obiettivo prefissato è probabile che tu sia in una situazione finanziaria talmente brillante che non fare nulla sia la soluzione ottimale.
Meglio concentrare la propria attenzione sull'asset allocation patrimoniale, quella che comprende non solo gli asset finanziari.
Vuoi proprio ribilanciare
Una volta raggiunta la tua asset allocation obiettivo potresti ritenere opportuno effettuare dei ribilanciamenti periodici se vuoi che la composizione del tuo portafoglio rimanga inalterata. Infatti, col passare del tempo l'andamento dei mercati di riferimento provoca delle oscillazioni nelle diverse componenti del portafoglio con un conseguente disequilibrio rispetto all’esposizione iniziale. Ad esempio le azioni hanno dei rendimenti a lungo termine di molto superiori rispetto ai rendimenti obbligazionari. Quindi un portafoglio composto per il 50% da azioni e per il 50% da obbligazioni, nel corso del tempo si sposterà sempre più verso le azioni. L'attività di ribilanciamento permette di:
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gestire il rischio;
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mantenere il portafoglio allineato ai propri obiettivi;
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migliorare le performance.
Esistono numerose tecniche [1] per ribilanciare il portafoglio, attenzione però a non esagerare nella periodicità con la quale si effettua questa operazione. Noi suggeriamo di effettuare un ribilanciamento all'anno a cui eventualmente aggiungerne un altro al verificarsi di eventi di mercato violenti.
Dunque, il ribilanciamento ti consentirà di non ritrovarti con un’esposizione eccessiva sull'asset class che ha performato meglio in quanto una concentrazione eccessiva ti comporterebbe un aumento di volatilità del portafoglio. Tuttavia, anche un ribilanciamento troppo frequente non è positivo in quanto non ti consentirebbe di catturare i movimenti di trend dei singoli asset. Grazie al ribilanciamento potrai operare in logica contrarian: andrai ad alleggerire gli asset class che sono andati meglio nel periodo e ad appesantire quelli che sono andati peggio, sfruttando la regola del ritorno alla media dei rendimenti.
Il miglior ribilanciamento
Ribilanciare il portafoglio comporta costi di transazione, spread e costi fiscali significativi quando si decide di vendere un asset. Per questo motivo, è stato dimostrato che un ribilanciamento troppo frequente può ostacolare l'effetto Momentum e non sempre risulta efficace.
Per chi ha la possibilità di effettuare nuovi acquisti in modo regolare, ad esempio grazie a entrate da lavoro o altre fonti, è consigliato ribilanciare il portafoglio attraverso nuovi investimenti.
Questa strategia consente di risparmiare sui costi sopra menzionati, in particolare quelli fiscali, mentre permette comunque di modificare il portafoglio, aumentando o riducendo il peso di ciascun asset nel tempo.