Fee On Top: un illusione di gratuità

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Negli ultimi anni, le banche hanno introdotto un nuovo modello di remunerazione chiamato “Fee On Top”, una strategia studiata per contrastare la vera consulenza finanziaria indipendente.

Questo modello, apparentemente vantaggioso, nasconde costi non sempre trasparenti e spesso offre ai clienti l’illusione di un servizio gratuito o a basso costo.

 

Le varie forme di remunerazione nella consulenza finanziaria

Prima di entrare nel dettaglio del Fee On Top, è utile fare chiarezza sui principali modelli di remunerazione che regolano la consulenza finanziaria:

1. Commissioni di prodotto: sono costi legati ai prodotti finanziari sottoscritti dal cliente, come fondi comuni o polizze assicurative. Le banche o i consulenti guadagnano una percentuale su quasi tutti i prodotti venduti.

2. Fee-only: Il modello della consulenza finanziaria indipendente, in cui il cliente paga una parcella trasparente direttamente al consulente per il servizio ricevuto, senza conflitti di interesse.

3. Fee On Top: Una commissione aggiuntiva applicata sul portafoglio del cliente, che si somma ai costi dei prodotti sottostanti. Può includere una restituzione parziale dei costi al cliente in caso di generazione di altre commissioni.

Cos’è il Fee On Top

Il Fee On Top si presenta come un modello ibrido. Le banche promettono ai clienti una base commissionale ridotta sui prodotti finanziari (come fondi o ETF), compensando però questa “riduzione” con una commissione aggiuntiva calcolata sull’intero portafoglio gestito.

La logica è semplice: spostare il focus dai costi dei singoli strumenti finanziari a una tariffa complessiva, apparentemente più conveniente.

Un esempio pratico:

   •   La banca applica una commissione annuale dello 0,5% sull’intero portafoglio del cliente.

   •   Contestualmente, offre prodotti con costi inferiori rispetto alla media del mercato.

Questo modello ha anche varianti “incentivanti”, dove il cliente può ricevere una parziale restituzione delle commissioni pagate se il servizio genera ulteriori entrate per la banca, come la vendita di nuovi prodotti.

 

Come vengono distribuiti i costi?

Il Fee On Top sembra vantaggioso, ma dietro l’apparente semplicità si nascondono dinamiche complesse.

Ecco come si ripartiscono tipicamente i costi:

1. Costi diretti: La commissione Fee On Top è spesso calcolata su base annua e applicata al valore totale del portafoglio. Questo implica che, indipendentemente dalla performance degli investimenti, il cliente paga sempre una tariffa fissa.

2. Costi nascosti: Anche se i prodotti sottostanti sembrano più economici, spesso includono commissioni retrocesse alla banca, aumentando il costo effettivo per l’investitore.

3. Incentivi interni: Le banche continuano a promuovere prodotti che generano maggiori margini per loro stesse, favorendo conflitti di interesse mascherati.

 

Il gioco delle illusioni: Fee On Top e finta gratuità

La strategia del Fee On Top si basa sull’idea di semplicità e trasparenza, ma in realtà:

1. Simulazione di costi bassi: Ridurre le commissioni sui prodotti finanziari sembra un vantaggio, ma queste vengono spesso “riposizionate” in una tariffa unica più difficile da decifrare.

2. Illusione di gratuità: Alcuni consulenti finanziari dimostrano la loro "amicizia" nei confronti del cliente prevedendo una parziale restituzione delle commissioni, creando l’illusione che il servizio sia quasi gratuito. In realtà, questi rimborsi sono spesso una frazione minima rispetto ai costi effettivi sostenuti.

3. Conflitti di interesse mascherati: Nonostante le dichiarazioni di trasparenza, le banche continuano a guadagnare da retrocessioni e promozioni di prodotti ad alta marginalità.

 

Fee On Top vs. consulenza indipendente

La consulenza finanziaria indipendente, al contrario del Fee On Top, si fonda su due principi chiave:

1. Trasparenza assoluta: Il cliente sa esattamente quanto paga per il servizio e che non ci sono interessi nascosti.

2. Assenza di conflitti di interesse: I consulenti indipendenti non ricevono retrocessioni o incentivi legati ai prodotti consigliati.

Il Fee On Top, invece, rappresenta uno strumento che le banche utilizzano per mantenere il controllo sui portafogli dei clienti, mascherando costi elevati dietro una finta convenienza.

 

Conclusioni

Il Fee On Top è una strategia sofisticata che spesso confonde gli investitori, rendendo meno trasparenti i costi effettivi del servizio. Per gli investitori, è fondamentale comprendere queste dinamiche e valutare attentamente i modelli di consulenza a cui si affidano.

La vera trasparenza e indipendenza si trovano nella consulenza fee-only, dove l’unico interesse del consulente è quello del cliente. MyGuru si posiziona come un punto di riferimento per chi cerca una guida finanziaria priva di conflitti di interesse, offrendo strumenti e supporto per scegliere consapevolmente e costruire un portafoglio davvero ottimizzato.

 

 

Il vero significato dietro il nome altisonante

  • Fee = commissione.
  • On Top = sopra, aggiuntiva.