6.3.2.1 Banche commerciali per aziende

Se stai leggendo questo post significa che la tua azienda ha delle risorse finanziarie non investite nel core business aziendale. In questa ipotesi, avrai della liquidità sul conto corrente e, probabilmente, delle risorse investite sui mercati finanziari.

Iniziamo con il chiarire che quanto è stato investito in borsa è in balia della volatilità del mercato ma non soffrirà il rischio di un default della banca depositaria, infatti, i creditori di quest’ultima non potranno rivalersi sui tuoi investimenti.

Dunque, il rischio rileva “solo” per la liquidità che hai lasciato sul tuo conto corrente.

Ma il problema è comunque rilevante in quanto sul tuo conto corrente dovranno transitare necessariamente i denari per poter effettuare l’investimento. E, se quando bonifichi la liquidità sul conto puoi stare relativamente tranquillo in quanto lo farai quando non c’è volatilità sul mercato, il vero problema è quando ti dovessi trovare nel bel mezzo di un credit crunch con la necessità di liquidare la tua posizione. In quel momento tutti correranno agli sportelli a chiedere il loro denaro e solo le banche che non avranno alcuna esposizione riusciranno a farne fronte.

LA SOLUZIONE IDEALE PER LE IMPRESE

La banca commerciale è un istituto di credito che offre servizi finanziari e bancari rivolti a un ampio pubblico, tra cui privati, famiglie, piccole e medie imprese, grandi aziende, enti pubblici e organizzazioni no profit.

Le banche commerciali agiscono da intermediari finanziari, convogliando i risparmiatori verso chi necessita di credito, favorendo così lo sviluppo economico e la stabilità finanziaria.

Per questa ragione questa soluzione è la scelta quasi obbligata per le aziende.

In Italia, tra le principali banche commerciali a rilevanza sistemica nazionale identificate dalla Banca d’Italia vi sono Intesa Sanpaolo, UniCredit, Banco BPM, BPER Banca, Mediobanca, ICCREA e Banca Nazionale del Lavoro (BNL). Queste banche si distinguono per solidità patrimoniale, ampiezza della rete territoriale e capacità di offrire servizi integrati.

QUALI PREFERIRE? SONO SICURE?

Le banche commerciali a rilevanza sistemica nazionale hanno un rating uguale o simile a quello attribuito al nostro Paese.

Dunque, sono tutte indicativamente sicure sino a quando regge il sistema finanziario italiano, che, come è noto, non è tra i più affidabili al mondo. 

Il rischio è quello di un credit crunch con la conseguenza che potresti perdere la liquidità e non riuscire a liquidare e monetizzare i tuoi investimenti. E’ pur vero che esiste un Fondo interbancario a tutela dei depositi fino a un massimo di 100 000 euro in caso di fallimento di una banca ma è opportuno non mettersi in condizione di verificarne il funzionamento e soprattutto la capienza.

Quali preferire? quella che è più comoda e meno onerosa per la gestione del proprio business.

Purtroppo, per effettuare investimenti finanziari sarebbe meglio puntare su istituti di credito nati per fare trading e/o su conti segregati come illustrato nei paragrafi successivi.

Infine, se non sei ancora tranquillo, verifica anche il rating della banca che hai scelto, avrai la valutazione che è stata attribuita, in termini di affidabilità, dalle principali agenzie mondiali.