Il conto deposito è un prodotto finanziario offerto dalle banche che consente di vincolare una somma di denaro per un periodo prestabilito in cambio di un interesse più elevato rispetto a un normale conto corrente. Normalmente il vincolo è tra i 6 e i 60 mesi.
Tra i vantaggi abbiamo:
Rendimento superiore rispetto ai conti correnti tradizionali.
Tasso d'interesse bloccato, che può essere un vantaggio se i tassi scendono ma è uno svantaggio se i tassi salgono.
Semplicità di apertura e gestione, spesso completamente digitale, in quanto non richiedono l'accesso ai mercati.
Familiarità della banca, che può essere un vantaggio psicologico.
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Tuttavia, i conti deposito presentano anche alcuni svantaggi importanti che li rendono degli strumenti finanziari poco efficienti:
Scarsa liquidità: nei conti vincolati il denaro non può essere ritirato prima della scadenza senza incorrere in penali o nella perdita degli interessi maturati, limitando la flessibilità finanziaria del depositante.
Rendimenti non così vantaggiosi come sembrano: seppur superiori ai conti correnti, sono spesso bassi in termini reali, soprattutto in periodi di inflazione elevata, il che può comportare una perdita del potere d’acquisto del capitale nel tempo.
Tassazione (attualmente il 26% contro il 12,5% degli obbligazionari governativi), che riduce ulteriormente il rendimento netto.
Interessi non composti, in quanto spesso pagano una % all'anno sul capitale, ma, se gli interessi non vengono reinvestiti su questi non si matura un ulteriore rendimento.
Relativa sicurezza: sono venduti come il massimo della sicurezza ma, in realtà, hanno un rating pari a quello della banca che li ha emessi che, solitamente è pari a quello di un titolo di stato italiano.
CONTI DEPOSITI SVINCOLABILI
Sono talvolta utilizzati quali fondi di emergenza ed offrono dei tassi d'interesse più bassi rispetto ai conti deposito vincolati.