Indicatore Sintetico Costo (ISC): che cos'è?
Nella scelta del fondo pensione è essenziale conoscere l'Indicatore Sintetico Costo (ISC), che costituisce la misura dell’onerosità delle diverse forme pensionistiche, esprimendo in modo semplice e immediato l’incidenza % dei costi sostenuti annualmente da un iscritto sulla propria posizione individuale accumulata.
Viene calcolato dalla COVIP prendendo come parametro un aderente-tipo che corrisponda un contributo annuo di 2.500 euro in un fondo che consegua un rendimento del 4% all'anno per diversi periodi di partecipazione (2,5,10 e 35 anni).
I costi presi in considerazione sono il costo di iscrizione, la spesa annua (in cifra fissa o in percentuale sui versamenti), le commissioni di gestione e i costi di trasferimento.
Nell'esempio proposto da COVIP, a parità di altre condizioni, un capitale di 100.000 euro accumulato dopo un periodo di partecipazione di 35 anni su un prodotto con un ISC dell’1% si ridurrebbe di circa il 18%, scendendo a 82.000 euro, nel caso l’ISC fosse stato del 2%:
Sul sito della COVIP è visionabile il motore di confronto degli ISC relativi a ciascun comparto dei fondi pensione negoziali, dei fondi pensione aperti, dei PIP (vedi Comparatore dei costi) nonché l’elenco dei link alle schede dei costi di tutte le forme pensionistiche (compresi i fondi pensione preesistenti).
I costi medi rilevati da COVIP a fine 2020 sono i seguenti:
*Comparti garantiti: per i PIP si tratta delle gestioni separate di ramo I. I comparti bilanciati comprendono le linee cosiddette flessibili
I fondi pensione negoziali sono nettamente più convenienti sia nel breve che nel lungo termine. I PIP al contrario sono mediamente molto più costosi. Abbiamo visto sopra quanta differenza possa fare anche solo un 1% in più o in meno di costi.