Spesso il più efficace

7.1 Spesso il più efficace

Spesso il più efficace: come funziona il testamento

Questo testamento olografo è spesso il più efficace: potrebbe essere l'ideale nelle situazioni in cui in famiglia si vive in armonia, come fortunatamente spesso avviene.

La bozza di testamento che appare nell'immagine indica che il testatore o la testatrice, il "sottoscritto", ha nominato il proprio "coniuge", come "erede universale" o “unico erede”.

L’espressione “erede universale” o "unico erede" indica che la persona designata (o le persone designate) riceverà l’intero patrimonio del defunto. Questo include tutti i beni mobili e immobili, nonché eventuali debiti, salvo diversamente specificato. L’aggettivo “universale” sottolinea che l’eredità non si limita a determinati beni, ma comprende tutto il patrimonio residuo del testatore.

Tuttavia, in Italia, il diritto alla legittima tutela i figli e il coniuge da una totale esclusione dall’eredità. La legittima è una quota dell’eredità che spetta di diritto ai familiari stretti, indipendentemente dalle volontà del testatore. Se un testamento non rispetta queste quote, può essere impugnato dai legittimari (figli e coniuge) per far valere i loro diritti.

Pertanto, se il testatore avesse dei figli, quest'ultimi avrebbero diritto alla loro quota legittima. Il testamento, così come è stato proposto, potrebbe essere impugnato da loro, poiché non rispetta il diritto alla legittima, con la conseguenza che il coniuge potrà ereditare solo la parte del patrimonio disponibile e, eventualmente, una parte della legittima se non interamente coperta.

Vantaggi

Nominare il coniuge come "erede universale", dimenticandosi dei figli e della loro quota di legittima nel testamento, può offrire diversi vantaggi, sia dal punto di vista patrimoniale che familiare:

1. Tutela del coniuge anziano e più debole:
Lasciare l’intero patrimonio al coniuge, spesso la persona più anziana e in condizioni di maggiore fragilità, può essere una scelta dettata dalla volontà di garantire un adeguato sostegno economico. Questo è particolarmente rilevante se il coniuge superstite non ha fonti di reddito sufficienti o se ha bisogno di cure mediche o assistenza a lungo termine. L'eredità universale assicura che il coniuge possa contare su tutte le risorse del defunto per affrontare eventuali necessità.

2. Protezione patrimoniale del figlio:
Nominare il coniuge come erede universale ritarda il passaggio diretto dell’eredità ai figli. Questo può essere particolarmente utile se il figlio ha problemi economici o è esposto a potenziali azioni legali da parte di creditori. In caso di debiti o di pendenze giudiziarie, il patrimonio lasciato al figlio potrebbe essere aggredito per soddisfare tali obbligazioni. Invece, lasciando tutto al coniuge, si protegge temporaneamente il patrimonio da questi rischi, permettendo che il figlio lo erediti in un momento più sicuro.

3. Difesa contro rivendicazioni dell’ex coniuge:
Se il figlio è divorziato o separato, o si dovesse divorziare  o separare, lasciare immediatamente il patrimonio nelle sue mani potrebbe esporlo a pretese patrimoniali da parte dell'ex coniuge. Ritardando l'eredità diretta del figlio, si evita che l’ex coniuge possa rivendicare una parte del patrimonio, salvaguardando così i beni familiari da un'eventuale divisione non desiderata.

4. Gestione unitaria del patrimonio:
Affidando l’intero patrimonio al coniuge, si assicura una gestione centralizzata delle risorse, senza frammentazioni. Questo può evitare conflitti familiari tra il coniuge e i figli riguardo alla divisione dei beni. Il coniuge superstite può amministrare l’eredità in modo unitario e, in accordo con i figli, decidere il momento opportuno per la loro successione. Una gestione unica può essere particolarmente utile per beni immobili o attività d’impresa, che potrebbero risentire di una divisione immediata.

5. Possibilità di riorganizzazione successiva:
Infine, nominare il coniuge come erede universale non preclude la possibilità di pianificare successivamente un trasferimento del patrimonio ai figli. Il coniuge superstite potrebbe decidere, in un secondo momento, di effettuare donazioni ai figli o di predisporre una successione pianificata, tenendo conto delle circostanze e delle esigenze del momento, come lo stato finanziario dei figli o le necessità fiscali.

6. Decidere di non fare valere il testamento

Inoltre, il coniuge, qualora lo ritenesse opportuno, ad esempio per ottenere vantaggi fiscali o per altre ragioni personali, potrebbe decidere di stracciare il testamento al momento del decesso del testatore. In questo caso, si tornerebbe a una divisione dell'eredità secondo quanto previsto dalla legge, rispettando le quote riservate ai legittimari (figli e coniuge).

In alternativa, il coniuge potrebbe persino "rinunciare all’eredità", consentendo ai figli di ereditare direttamente, senza che ciò comporti complicazioni legali. Questa opzione può risultare vantaggiosa in situazioni particolari, ad esempio per evitare il cumulo di beni che potrebbe determinare imposte di successione più gravose o per agevolare una trasmissione diretta del patrimonio ai figli, proteggendo al tempo stesso il coniuge superstite da eventuali oneri patrimoniali.

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In sintesi, nominare il coniuge come erede universale nel testamento può rappresentare una scelta prudente per garantire la tutela economica del coniuge più debole e per proteggere il patrimonio familiare, riducendo i rischi legati a situazioni di indebitamento o a possibili conflitti legali.